Panettone Pastorello
/ Panettone Pastorello

Panettone Pastorello

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Il nome “Pastorello”, il panettone di Don Lionardo, è nato da una pastorale che il compositore scrisse per le suore benedettine di San Severo (FG) nella prima metà del XVIII sec. mentre la carta che riveste il panettone fa parte di una Messa scritta da Don Lionardo nel 1733. Leonardo Leo (1694-1744) ebbe i natali a S. Vito dei N.nni ed è stato uno dei più importanti compositori, pilastro di quella che sarà denominata scuola napoletana del ‘700. J.J. Rousseau nel suo Dictionnaire de Musique del 1768 alla voce GENIE, così scrive: Veux-tu donc favoir fi quelque étincelle de ce feu devorant t’anime? Cours, vole à Naples écouter les chefs-d’œuvres de Léo, de Durante, de Jommelli, de Pergolése. Il panettone si presenta soffice, umido, delicato ed è impreziosito da pezzetti di fichi semi canditi. Il glassato alle mandorle corona “l’accordo” finale della composizione. Un prodotto della nostra terra composto da ingredienti di qualità alta. Qui gastronomia e Cultura musicale s’incontrano e la sinfonia prodotta ci conduce in un mondo estremamente raffinato.   Istruzioni per una giusta degustazione  1 Conservare in un luogo fresco e asciutto  2 Porre il panettone vicino ad una fonte di calore.  Non è consigliato mettere l’alimento direttamente sulla fonte di calore o scaldarlo tramite elettrodomestici  Grazie al raggiungimento dello temperatura di 20/22″ il burro conferisce sofficità al panettone e gli agrumi presenti sprigionando il loro profumo.  3 Togliere l’involucro di plastica, tagliare a fette e lasciar riposare per qualche minuto in modo da far ossigenare il lievito.

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